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Le triadi e il time signature 7/8 di Labyrinth of mirrors

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In diretta su Facebook, Gianfranco Continenza ha suonato e illustrato le triadi e il time signature 7/8 di Labyrinth of mirrors, tratta dal suo primo album The past inside the present, edito dalla ESC Records nel 2008.

L’intero album è un ottimo esperimento che racchiude trasversalmente tutto ciò che pur non essendo jazz ha influenzato questo genere musicale dalle origini fino a oggi.

Tempi dispari, prog, funky, ballads, fusion, swing, si mescolano audacemente in un calembour di sonorità che nello spirito creativo evoca più Zappa che Joe Pass.

Gianfranco Continenza, che ha avuto una lunga esperienza chitarristica in California, fa respirare internazionalità anche grazie all’oculata scelta della formazione, che vede la prestigiosa partecipazione di Bill Evans ai sassofoni e del tastierista dei Tribal Tech, Scott Kinsey.

Sono forse proprio gli inserti synth di Kinsey a rappresentare il volto più attuale della pur modernissima band, unitamente alle molteplici soluzioni sonore di Gianfranco Continenza, che distorce, sporca, riverbera sempre con grande eleganza e funzionalità.

Maiuscola solisticamente e ritmicamente la prova del bassista Maurizio Rolli, che va egregiamente a sostenere il drumming energico dell’esplosivo Dante Melena, il cui tocco graffiante e deciso lascia trapelare spiragli di passione rock.

Ricorda l’eclettismo di Fariselli degli Area il tema della traccia d’apertura Outside that door, brano benedetto da un esplosivo solo di tenore di Evans, musicale prima e coraggioso poi, ricco di soluzioni melodiche e ritmiche.

Leggera e ricca di groove Happy new funky, lirica e sospesa Shadows and lights, nuovamente con il soprano del musicista statunitense a fare da mattatore e sciamano.

Interessante l’excursus acustico di One note waltz, il cui tema ridondante e tensivo cita frammentariamente Benny Golson e il bridge della sua Killer Joe.

E’ rock l’impianto ritmico di The dominant wave, e anche il graffiante suono dell’hammond combinato con la sabbiosa chitarra di Continenza, che invece riscopre lo swing in Soul friend abbracciando questa volta, singolare esempio nel disco, un fraseggio con venature maggiormente mainstream.

Soprendente è invece Labyrinth of mirrors, che è disponibile per l’ascolto gratuito anche su RadioWOM e su Radio MusicAq.

Courtesy of
Gianfranco Continenza
CMA – Contemporary Music Academy


Materiale didattico

Video