Point Of View

P.O.V. jazz tales: Blues on the G string

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Mi sono cimentato su questo blues minore, la cui base è disponibile sul sito della Markbass (www.markbass.it), insieme ad altre decine di tracks fatte da musicisti eccezionali.

Due parole su questa incredibile risorsa che ho appena scoperto: le basi sono tutte di qualità eccelsa, e sono registrate dagli endorser della casa abruzzese.

Giusto per fare qualche esempio, la track firmata da Alain Caron è incentrata sulla pratica dei modi della scala minore melodica, con tanto di pdf per seguire più agevolmente gli accordi.

Tornando alla base che ho utilizzato, dai credits ho scoperto che il brano Blues on the G string è stato composto da Osvaldo Lo Iacono e registrato da altri tre bravissimi musicisti: Massimo Moriconi, Ellade Bandini e Seby Burgio.

In questo brano, gli esecutori si sono dati delle limitazioni (!): la chitarra ha una sola corda (quella del Sol), il basso suona esclusivamente sui primi 3 tasti (concedendosi il lusso di qualche corda a vuoto), il piano suona all’interno di una sola ottava, e la parte di batteria è realizzata con uno snare-pad da allenamento e una coppia di spazzole.

Ora, qui siamo a livelli stellari.

Io, che sono un mediocre musicista, mi sono divertito a suonare senza nessuna limitazione, se non quelle insite nel mio playing (anche perchè, se avessi pubblicato i tentativi sui primi tre tasti, Zuckerberg mi avrebbe oscurato il profilo).

La base che ho usato, come ho detto, è quella presa dal sito della Markbass nella quale suonano solo basso e batteria, cioè i leggendari Massimo Moriconi e Ellade Bandini.

Nel caso in cui si volesse ascoltare la versione originale con il tema, cosa assolutamente consigliabile, e ascoltare le altre basi senza i vari strumenti (basso, chitarra, piano e batteria), si può andare sulla pagina Facebook del bravissimo Osvaldo Lo Iacono.

Ringrazio gli artisti e Markbass per le belle risorse gratuite che ci mettono a disposizione: un’imperdibile occasione per studiare o jammare, almeno virtualmente (Malaman docet), con musicisti che suonano in Champions League.

(Angelo Cipollone)

Un’imperdibile occasione per studiare o jammare, almeno virtualmente, con musicisti che suonano in Champions League

Con questo articolo inauguriamo la nostra nuova rubrica, POINT OF VIEW jazz tales, dedicata ai piccoli e grandiosi racconti jazz (e non solo jazz) di Angelo Cipollone.
Nel racconto che abbiamo appena ripreso da un post sul suo profilo Facebook, Angelo Cipollone definisce se stesso «un mediocre musicista», ma dietro questa sua ostinata modestia (straordinariamente vera e sincera) c’è una gran bella persona oltre che un bassista di grande spessore dal quale c’è molto da imparare.
Angelo Cipollone Inizia i suoi studi con Gianfranco Continenza e successivamente, nell’arco di circa un decennio, con Maurizio Rolli.
Prosegue presso l’Accademia Musicale Pescarese dove frequenta corsi di solfeggio con Gianni Finizi, musica d’insieme con Marco Di Battista e Gianluca Esposito, e armonia jazz con Maurizio Rolli.
Si forma inoltre con Pippo Matino, Dario Deidda, Massimo Moriconi, Attilio Zanchi, Marco Siniscalco, Giuliano De Leonardis, Marcello Sebastiani e Gianluca Renzi.
Partecipa ai seminari di Jamie Findlay, Richard Smith, Tony De Caprio, Antony Jackson, Horacio “El Negro” Hernandez, Michael Camillo e Michael Manring.
Nel 2002 partecipa ai corsi estivi di Sant’Elpidio Jazz con i docenti della Berklee College of Music di Boston (Gregory Burk, Jon Hazilla, Rick Di Muzio, Lisa Thorson, Garrison Fewell, Lello Molinari) e vince una delle due borse di studio in palio.
Nel 2003 frequenta il workshop organizzato in collaborazione con la Swiss Jazz School di Berna, dove studia con George Robert, Sagoma Everett, Sandro Gibellini e Aldo Zunino.
Nel gennaio 2004 partecipa al seminario di Jeff Berlin, e nel luglio dello stesso anno partecipa ai workshop organizzati dalla scuola di musica NovaMusica con Ramberto Ciammarughi, Fabio Zeppetella, Umberto Fiorentino, Massimo Moriconi e John Arnold.
Nell’estate del 2005 prende parte a un secondo workshop con Jeff Berlin.
Per il momento ci fermiamo qui perché abbiamo fretta di tornare al nostro racconto jazz, ma ci ripromettiamo di approfondire la conoscenza di Angelo Cipollone nelle prossime puntate di P.O.V. jazz tales.

Markbass: le free backing tracks

La Markbass, celebre casa abruzzese specializzata in sistemi di amplificazione, effetti, accessori, corde e bassi, mette a disposizione sul suo sito Internet (www.markbass.it) le free backing tracks (cioè, per i non anglofili, le basi musicali gratis) che sono state registrate proprio dagli artisti.

Ed è proprio fra queste stupende basi che Angelo Cipollone è andato a pescare quella di Blues on the G string per divertirsi a improvvisare senza nessuna limitazione.

Le basi disponibili sono tantissime e sono davvero tutte stupende: Stu Hamm, Kiko Loureiro, Dino Fiorenza, Tetsuo Sakurai, Gianfranco Continenza, Marcus Miller e tanti altri artisti straordinari.

Massimo Moriconi

Massimo Moriconi (Roma, 1955) inizia a suonare il basso all’età di 13 anni e prosegue gli studi classici presso il conservatorio ”Lino Refice”, al termine dei quali intraprende l’attività di sideman in prestigiose formazioni italiane e internazionali.

Matura una notevole esperienza nel genere jazz con Marcello Rosa, Romano Mussolini, Armando Trovajoli, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi, e collabora in tournée e dischi con Sestetto Valdambrini/Piana, Saxes Machine, Enrico Pieranunzi Trio, Franco D’Andrea, Tullio de Piscopo, Isoritmo, Gianni Basso, Renato Sellani Duo, Eddy Palermo Trio, Dado Moroni Trio, Massimo Urbani, Tankyo Band, Fassi Quartet, Flavio Boltro, Paolo Fresu, Enrico Rava, Maurizio Giammarco Quartet, Danilo Rea Trio, Gianni Coscia e altri.

Collabora inoltre in concerti e dischi di Lee Konitz, Johnny Griffin, Phil Woods, Tal Farlow, Sal Nistico, Franco Ambrosetti, Don Moye, Mike Melillo, Billy Cobham, Tooth Thielemans, Barney Kessell, Ralph Towner, Kenny Wheler, e molti altri.

Partecipa a importanti rassegne e festival jazz (Madrid, Alassio, Umbria Jazz, Sant’Anna Arresi, Pompei, Pescara, Clusone, Nizza, Ancona, Ravenna, Caveau du Jazz di Lione, Milano, Praga, eccetera).

Dal 1980 al 1989 è stato bassista nell’orchestra dei ritmi leggeri della RAI di Roma, e ha suonato per Jerry Lewis, Mirelle Matieu, Liza Minnelli, sotto la direzione dei maestri Bruno Canfora, Gianni Ferrio, Pino Calvi, Roberto Pregadio.

Ha inciso colonne sonore per film con Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Luis Bacalov, Riz Ortolani, Nicola Piovani, Piero Piccioni.

Come sideman ha registrato circa 200 dischi e CD, e come leader ha realizzato 4 dischi: Bass in the sky, Full, Trio & Guests e D’improvviso.

Ha registrato per Rossana Casale, Fiordaliso, Scialpi, Fred Bongusto, Franco Califano, Johnnie Holiday, Fiorella Mannoia, Mietta, Audio 2, Steven Slaschk, Christian De Sica.

È il bassista di tutte le produzioni di Mina dal 1983 a oggi e di Fabio Concato dal 1993 a oggi.

Blues on the G string

La base musicale di Blues on the G string è un esercizio creato da Massimo Moriconi insieme al chitarrista Osvaldo Lo Iacono e al batterista Ellade Bandini per costringersi a improvvisare suonando note limitate.

Massimo usa solo una gamma di 3 tasti, Osvaldo suona solo sulla corda del Sol e Ellade usa solo un rullante da allenamento e una coppia di spazzole.

È un blues in Do minore perfetto per mettersi alla prova.

Seguiamo il consiglio di Angelo Cipollone che ci ha regalato questo bellissimo racconto jazz e quindi ascoltiamo anche il tema di Blues on the G string.

Buona musica a tutti!