Red carpet

Il sassofonista che unisce jazz e tango

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Se siete appassionati di jazz e di tango, sicuramente avrete sentito parlare di Javier Girotto, il sassofonista argentino naturalizzato italiano che ha saputo creare un ponte musicale tra le sue due patrie.

In questo articolo vi raccontiamo la sua storia e la sua carriera, ricca di collaborazioni prestigiose e di progetti originali.

Le origini e la formazione

Javier Girotto nasce a Cordoba, in Argentina, nel 1965, da una famiglia di origini pugliesi.

Fin da bambino si avvicina alla musica grazie al nonno materno, direttore di banda, e impara a suonare il clarinetto e il saxofono.

A 19 anni vince una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston, dove si diploma in Professional Music con lode e studia con maestri del calibro di Joseph Viola, George Garzone, Jerry Bergonzi e Danilo Perez.

L’arrivo in Italia e gli Aires Tango

Nel 1990 Girotto si trasferisce in Italia per curare alcuni affari della sua famiglia e decide di iniziare la sua carriera professionale in questo Paese.

Qui forma diversi gruppi di jazz e di musica latina, tra cui il sestetto Tercer Mundo e il quartetto Six Sax, con cui incide il suo primo disco Homenaje nel 1995, con ospiti Bob Mintzer e Randy Brecker.

Nel 1994 nasce il progetto più famoso di Girotto, gli Aires Tango, un quartetto che unisce il jazz e il tango e schiera Alessandro Gwis al piano, Marco Siniscalco al basso elettrico e Michele Rabbia alla batteria e percussioni, accanto al leader Javier Girotto, il quale è compositore della maggior parte dei brani.

Con questa formazione Girotto ha registrato otto album e ha girato il mondo, portando la sua visione innovativa e personale del tango.

Nel 2024 il sodalizio artistico compirà 30 anni e uscirà per l’occasione il nuovo disco che sarà presentato nei concerti del tour.

Le altre collaborazioni e i riconoscimenti

Oltre agli Aires Tango, Girotto ha collaborato con molti altri musicisti di fama internazionale, tra cui Enrico Rava, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Gary Burton, Paolo Fresu, Miroslav Vitous, Michele Campanella, Alexander Balanescu e tanti altri.

Ha inoltre partecipato a progetti teatrali, cinematografici e televisivi, lavorando con attori e registi come Ivano Marescotti, Lella Costa, Arnoldo Foà, Valerio Mastrandrea, Leo Gullotta, Salman Rushdie, Tony Servillo, Peppe Servillo, Neri Marcorè, Samuele Bersani, Giuliana de Sio, Davide Riondino, Fabrizio Gifuni e tanti altri.

Girotto ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua musica, tra cui il Premio Nazionale Argentino della Critica Musicale nel 2002, il Premio Nazionale della Critica Discografica Italiana nel 2003, il Premio Django d’Or nel 2004, il Premio Top Jazz nel 2006 e il Premio Luca Flores nel 2010.

Javier Girotto è un musicista eclettico e creativo, capace di esprimere la sua identità artistica attraverso diversi generi e stili.

La sua musica è un viaggio tra le sue radici e le sue influenze, tra il jazz e il tango, tra l’Argentina e l’Italia.

Per ringraziarvi di averci letto fin qui, vi salutiamo lasciandovi a questa favolosa Cordobés tratta dall’album eponimo del 2022 di Javier Edgardo Girotto.

Buona musica a tutti per tutta la vita!