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La nuova entusiasmante sfida per i WOMbanders: una Gavotte di J. B. de Lully

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Ciao,
stiamo lanciando una nuova entusiasmante sfida per tutti i WOMbanders.
Vogliamo reinterpretare in chiave moderna una celebre Gavotte di Jean-Baptiste de Lully.

Il nostro primo progetto

Chi ci ha visto nascere sa che abbiamo inaugurato WOM intorno al Minuetto in Sol maggiore (BWV Anh. 114) di Bach/Petzold.
Massimo Duronio ne ha tratto «Vita», che tutti possono scaricare e utilizzare liberamente da oTunes o iTunes, nel rispetto della Open Audio License.
Saremo lieti di pubblicare ogni altra diversa versione, nuova o derivata.

La nostra nuova sfida

Ci siamo imbattuti nella partitura di questa straordinaria Gavotte e ce ne siamo subito innamorati.
Già dalle prime battute, la melodia ci è sembrata molto familiare e moderna.
Per questo motivo, abbiamo pensato di proporla a tutti gli artisti che fanno già parte della WOMband, e a tutti quelli che vorranno partecipare al nostro rivoluzionario progetto.

Jean-Baptiste de Lully

Giovanni Battista Lulli (Firenze, 28 novembre 1632 – Parigi, 22 marzo 1687) è stato un compositore, ballerino e strumentista italiano.
Trascorse gran parte della sua vita alla corte di Luigi XIV (il Re Sole), riscuotendo un successo strepitoso e ottenendo la naturalizzazione francese con il nome Jean-Baptiste de Lully.
Il re lo nominò compositeur de la musique instrumentalesurintendant de la musique de la chambre du roi.
Collaborò con Molière e Pierre Beauchamp in numerose comédies-ballets, tra le quali Le bourgeois gentilhomme.
L’arrivo a corte di Madame de Maintenon indusse Luigi XIV a tollerare sempre meno il licenzioso comportamento di Lully con il paggio Brunet, e lo determinò a «prendere le distanze da un musicista geniale ma riottoso a disciplinare in pubblico il proprio modo d’essere».
Lully esercitò una considerevole influenza sullo sviluppo della musica francese.
Molti musicisti, sino al XVIII secolo, faranno riferimento alla sua opera.
A chi volesse approfondire l’argomento suggeriamo di dare un’occhiata a Wikipedia.

Il mistero (risolto) della Gavotte e del Rondeau

Questa musica è stata a lungo attribuita a Lully, ma in realtà è stata scritta da un suo studente, il compositore francese Marin Marais.
Marais è stato uno dei migliori suonatori di viola da gamba del suo tempo.
Si esibì nella corte reale di Versailles, e spesso condusse le opere di Lully.
L’attuale (vero) titolo della Gavotte è Rondeau in re minore, n. 24.
Si tratta di un breve estratto di una grande collezione di musica chiamata Premier livre de pièces à une et à demux violes, pubblicata nel 1686.
Marais dedicò la collezione a Lully.

A Monsieur de Lully, scudiero, …, Segretario della Casa Reale, Corona di Francia e le sue finanze e sovrintendente della musica di Sua Maestà. Signore, commetterei un errore imperdonabile se, avendo l’onore di essere uno dei tuoi studenti e di avere così tanti obblighi nei miei confronti in particolare, non ti ho offerto i lavori che ho imparato qui a suonare le tue composizioni colte e ammirevoli. Presento quindi questa collezione, e come mio supervisore e come mio benefattore …

La gavotta

La gavotta (in francese gavotte) è una danza francese in movimento moderato e in ritmo binario, caratterizzata per lo più da un incipit in levare e da una struttura bipartita.
Nacque come danza dei montanari delle Alpi francesi (di Gap, nel Delfinato), soprannominati gavots, e in origine, come molte danze popolari, aveva carattere allegro e tempo vivace.
Divenuta danza di corte, ebbe particolare fortuna nel XVII secolo.
Quando il suo movimento fu moderatamente rallentato, venne introdotta anche nelle rappresentazioni teatrali (comédie-ballet) e fu accolta a pieno titolo nella letteratura musicale colta, entrando a far parte della suite.
È caratterizzata da un’eleganza tipicamente compassata e pensosa.

Il rondò

Il rondò (in francese rondeau) fu inizialmente una forma musicale vocale di origine francese che si affermò nella musica polifonica del XIII secolo attraverso le composizioni di Adam de la Halle e di Jehan de Lescurel.
Fu il genere prediletto dai compositori di musica profana.
Nel XV secolo diverrà più importante della ballata.
Il rondò sarà poi ripreso in forma strumentale e verrà utilizzato, in particolare, nel XVIII secolo e nella prima metà del XIX secolo.
Il più delle volte, il rondò venne utilizzato quale brano conclusivo di composizioni di varia natura (dalla sonata per strumento solista fino ai brani orchestrali sinfonici), sebbene siano stati composti anche dei rondò autonomi.

Buona musica a tutti!