Alex Barberis

Red carpet

Alex Barberis

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Alex Barberis è un batterista, percussionista, compositore romano.

I suoi orizzonti musicali si estendono a molti generi musicali, tra i quali drum’n’bass, R&B, funk, etnofunk, hip hop, jazz funk, jazz fusion, latin jazz, cubana, latino americana, salsa, musica sinfonica, musiche di scena, canto popolare, musica africana, musica araba, world music, ambient, samba ed elettro jazz.

Giovanissimo, all’età di 16 anni si avvicina allo studio della batteria prendendo lezioni private dai maestri Mario Paliano e Gianni Di Renzo.

Prosegue gli studi presso il Centro di percussioni “Timba” con gli insegnanti Alberto Danna, Beppe Gianpietro e Horacio “El Negro” Hernandez.

Nel 1992 inizia l’attività concertistica con alcuni gruppi della capitale e partecipa alla registrazione dell’album Tengo Miedo delle Cacao Meravigliao.

Collabora con il cantautore Stefano Sabelli, con il quale prende parte alla trasmissione Caro Totò ti voglio presentare condotta da Renzo Arbore per RaiUno e, contemporaneamente, collabora con il cantante dance Moses.

Nel 1993 entra a far parte del gruppo world music Maximum Available Gain, capitanato dal chitarrista compositore Max Alviti.

Nel 1994 collabora in studio con il musicista americano Buddy Miles e con Alex Britti.

Nel 1995 suona con il gruppo fusion capitolino Simposio.

Nel 1998 collabora in studio con il gruppo hip hop Traccia Mista, suona con il pianista compositore Umberto Sangiovanni per la rassegna internazionale di new age Le Altre Musiche a Orta San Giulio, in provincia di Novara, e realizza anche il suo primo album di world music Awakenings.

Nel 1999 incide un album contenente brani di musica improvvisata, dal titolo Colori, il quale viene utilizzato nella rappresentazione teatrale della Medea per la regia di Antonella Perconte.

Nel 2000 termina il suo ultimo lavoro dal titolo Sounds Lands.

Nel 2001 collabora al progetto musicale della cantante Julie P, dal titolo Il viaggio, il dolore, l’illuminazione.

Nel 2002 collabora con il chitarrista Max Alviti nella realizzazione di brani di sonorizzazione per le trasmissioni Linea Blu (RaiUno) e L’Italia sul Due (RaiDue).

Con la collaborazione del sassofonista Alessandro Papotto realizza un progetto live.

Nel 2003 partecipa come batterista e percussionista alle registrazioni dell’ultimo lavoro discografico From Bilbao To Bombay del chitarrista e compositore Edoardo Bignozzi per l’etichetta discografica spagnola Phorminx.

Nel 2004 suona al Teatro “Don Orione” di Roma con il gruppo L’Albero di Maggio per la pratica e la diffusione delle danze popolari appartenenti a varie culture.

Nel circo di Liana Orfei partecipa come percussionista nel quartetto di percussioni Mediterraneo.

Nel 2007 diventa endorser delle batterie V-Drums Roland, esordendo presso l’Open Day – la più importante manifestazione fieristica del settore musicale del centro sud Italia – organizzata in provincia di Caserta.

Dal 2007, in collaborazione con la Roland Italy, apre il primo corso di V-Drums presso la scuola di musica “Saint Louis” di Roma, con una dimostrazione dedicata alle innumerevoli possibilità tecniche e didattiche dello strumento.

Nel 2008 svolge a Firenze la seconda edizione del Summer Drummer Masterclass presso la Scuola Batteria “Freestroke”.

Nel 2009 suona per la cantante Julie P nella maratona musicale Dalla Pelle Al Cielo presso il teatro Palladium di Roma.

Nello stesso anno si esibisce al Teatro Delle Muse, per lo spettacolo Io, Anna e Napoli, con Carlo Delle Piane.

Nel 2010 organizza e partecipa come batterista al primo Working Progress Clinics Drummer Festival svolto a Roma.

Suona al Teatro Quirino Vittorio Gasman per lo spettacolo Amore che peccato, parole e musica in un atto unico.

Svolge i primi Ufip Day, da lui ideati presso alcuni negozi di strumenti musicali di Roma.

Partecipa alle registrazioni del metodo per basso slap e batteria funk del maestro di basso elettrico Gaetano Ferrara.

Si esibisce a Roma nel progetto world music del gruppo Fabio Di Biagio Group featuring Amit Chatterjee.

Nel 2012 suona a Roma in occasione della manifestazione per batteria e percussioni Batterika con Massimo Alviti Quartet.

Nel 2013 suona come percussionista a Roma e a Zurigo con la band Janis is Alive.

Alcune sue musiche fanno da sottofondo nel documentario di Fabio Migli Incontri sulla via per l’ex mar D’Aral.

Partecipa al progetto Three Way Drummer ideato dal batterista romano Roberto Pirami e dal batterista fiorentino Alessandro Casci, con i quali svolge seminari didattici di batteria rock e jazz.

Prosegue la sua attività musicale nella composizione di brani per il progetto live del gruppo Mediterra da lui fondato, con la collaborazione di Mauro Tavernelli (chitarra), Piero Ranucci (contrabbasso), Renato Vecchio (sax), Fiore Benigni (fisarmonica), Tiziano Carfora (percussi), Umberto Papadia e Francesca Raschellà (voci).

Collabora nel progetto musicale del cantautore Beppe Frattaroli.

Insegna privatamente e presso la scuole di musica MMB Studios di Roma, proponendo un suo metodo specifico sulla propedeutica, sulla postura generale del corpo, sul controllo e l’indipendenza delle 22 articolazioni e sull’interpretazione.

Suona le percussioni nei Colors 3, trio di musica pop con Gianna Chillà alla voce e tastiere, Gaetano Ferrara al Basso, Francesco Lanza fonico.

È il fondatore dei Working Progress Clinics Drummer, un’iniziativa messa in atto da un gruppo di insegnanti di batteria appartenenti alla realtà di Roma e dintorni.

Un gruppo eterogeneo che si è formato con lo scopo di cooperare, con il fine ultimo di poter divulgare, attraverso l’organizzazione di Clinics, le proprie singolari scuole di pensiero.

È dimostratore Stefy Line delle bacchette Carbostick e di una linea Alex Barberis di borse porta bacchette, custodie per Virtual Drums e tappeti insonorizzanti.

Insegna, oltre che presso la sua scuola d’arte di batteria e percussioni “Drum Time School”, anche presso la scuola di musica John Coltrane Music School e la Riverside Music School di Roma.

Tra i progetti più interessanti che hanno visto la partecipazione di Alex Barberis spicca Khelè.

«Kelè è un universo di simboli e di enunciazioni evocative che trovano nel processo creativo e nelle modalità organizzative prescelte, l’evoluzione dinamica di un autentico viaggio sonoro in continuo divenire. Khelè non si pone alcuna limitazione sul tipo di strutture o tipo di improvvisazione o stile musicale. L’obiettivo principale di Khelè è esprimere creativamente la bellezza dei vari linguaggi musicali, usando in modo ambivalente strutture definite, libera improvvisazione, ricerca timbrica e uso delle nuove tecnologie di sintesi sonora. Khelè è la materializzazione delle infinite emozioni che la musica può offrire: un viaggio musicale che supera qualunque barriera spazio-temporale legata a limiti di genere o stile musicale».

Con le suggestive immagini del concerto dei Kelè tenutosi nel febbraio del 2015 al Teatro Portaportese vi salutiamo e vi diamo appuntamento al prossimo red carpet con un altro straordinario ospite.

Buona musica a tutti.