Musica in genere

Musica in genere: il ragtime

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Il ragtime è un genere musicale, nato come musica da ballo nei quartieri a luci rosse di Saint Louis e New Orleans.

Suonato prevalentemente al pianoforte honky-tonk, talvolta accompagnato da orchestra, era caratterizzato da un ritmo binario sincopato, che ha contribuito alla formazione del jazz.

Honky tonk piano

La parola ragtime, in inglese, significa “tempo stracciato”, “a brandelli”.

È una forma musicale a carattere prevalentemente pianistico, con ritmo binario (solitamente 2/4, ma anche 2/2, 4/4 o 4/8), basso regolare per tenere il tempo al ritmo di semiminima o croma, melodia sincopata e schema tematico classico (AA BB A CC DD).

The entertainer (Scott Joplin)

In molti casi vi sono 3 temi, e quindi manca il tema D, oppure viene riproposto il tema A alla fine, imitando lo stile del Rondò musicale classico.

Esistono anche alcuni ragtime-waltz che quindi sono nel ritmo ternario di 3/4 pur essendo sincopati.

Bethena (Scott Joplin)

Sono da considerarsi ragtime molte composizioni, approssimativamente del periodo 1890-1920, che non lo recano direttamente nel titolo, come March (spesso nel tempo di 6/8 o 2/2), Cake walk, Two Step, Piano Novelty, Slow Drag e Fox Trot.

Il ragtime proviene dalla musica afroamericana di fine Ottocento, come discendente diretto delle marce e dei balli suonati dalle bande musicali nere.

All’inizio del ventesimo secolo era ormai diventato ampiamente popolare in America del Nord ed era ascoltato e ballato, suonato e scritto da gente di molte culture differenti.

Stile musicale prettamente americano, il ragtime può essere considerato una sintesi di sincope africana e di musica classica europea, con particolare riferimento alle marce rese popolari da John Philip Sousa.

John Philip Sousa

Nel 1895, l’artista nero Ernest Hogan pubblicò due dei più antichi rag stampati uno dei quali, All Coons Look Alike to Me, vendette un milione di copie.

Come disse il collega musicista nero Tom Fletcher, Hogan fu «il primo a mettere su carta il genere di ritmo suonato da musicisti incapaci di leggere le note».

La comparsa di un ragtime maturo è datata solitamente al 1897, anno in cui furono pubblicati parecchi importanti rag.

Nel 1899 fu pubblicata Maple Leaf Rag di Scott Joplin, che si rivelò un grande successo e dimostrò maggior profondità e sofisticatezza rispetto ai primi ragtime.

Il ragtime fu una delle influenze principali sullo sviluppo iniziale del jazz, insieme al blues.

Alcuni artisti, come Jelly Roll Morton, erano presenti e hanno suonato sia il ragtime che jazz durante il periodo in cui i due generi hanno convissuto.

Jelly Roll Morton

Il jazz sorpassò di gran lunga il ragtime in popolarità all’inizio degli anni venti, anche se le composizioni ragtime continuano ad essere scritte anche oggi e rinascite di interesse popolare per il ragtime si sono presentate negli anni cinquanta e negli anni settanta.

Il momento magico del ragtime si verificò prima della disponibilità diffusa di strumenti per la registrazione del suono, quindi come musica classica e diversamente dal jazz, il ragtime classico era ed è soprattutto una tradizione scritta, distribuita attraverso gli spartiti piuttosto che attraverso le registrazioni.

La musica del ragtime inoltre è stata distribuita attraverso i rulli per piano automatico.

Marco Fumo: ragtime italiano

Marco Fumo, nato a Teramo, classe 1946, ha cominciato a occuparsi di ragtime, in particolare di Joplin, Lamb, Matthews e Morton, già agli inizi degli anni ottanta, aprendosi poi anche verso autori quali Saumell, Gottschalk e Cervantes fino a Gershwin e a Ellington attraverso lo stride piano di Harlem, quartiere nero di New York.

Marco Fumo

Ha collaborato per vari anni con Nino Rota ed Ennio Morricone che hanno anche scritto per lui alcune composizioni.

Vari compositori, inoltre, hanno scritto per lui brani ispirati al ragtime (Lorenzo Ferrero, Armando Gentilucci, Marco Di Bari, Bruno Canino, Gianpaolo Chiti e molti altri).

Nei suoi concerti con orchestra è stato diretto tra gli altri da Nicola Samale, Nino Rota, Ennio Morricone, Enrico Intra, Bruno Tommaso e Giorgio Gaslini.

Ha suonato in duo pianistico con Hugo Aisemberg, Enrico Pieranunzi e Kenny Barron.

È stato professore di pianoforte nei conservatori di Matera, Bari, Pescara, Udine e Castelfranco Veneto, dove ha tenuto un biennio sperimentale di letteratura pianistica afroamericana unico nel suo genere.

È stato anche titolare per alcuni anni della cattedra di ragtime presso la Civica Scuola di Jazz di Milano.

In questo video, Marco Fumo esegue la celebre Maple Leaf Rag di Scott Joplin.