Walkinthejazz: la melodia sotto forma di rock dei TriApology

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Lo stupendo articolo a firma di Antonino Ianniello apparso il 21 dicembre 2021 sul Quotidiano del Sud (edizione Salerno) offre l’ennesimo spunto per conoscere e ascoltare grande musica, nuova, contemporanea e di qualità.

È la volta dei TriApology, il gruppo composto dal sassofonista Vincenzo Saetta, il batterista Ernesto Bolognini e il chitarrista Giovanni Francesca, che si sta affermando sulla scena internazionale con proposte innovative.

È una formazione che si caratterizza per la mancanza del basso o contrabbasso, e per un sound che parte dall’acustico, al quale vengono sovrapposti elementi elettronici.

Vincenzo Saetta, beneventino di San Giorgio del Sannio, classe 1974, inizia a studiare il sax da autodidatta all’età di 15 anni, poi inizia gli studi al conservatorio e nel 1993 partecipa ai seminari estivi di Umbria Jazz, vince una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston e inizia a muovere i suoi primi passi nel rock statunitense con i Kromozomes.

Attratto e da sempre interessato alla sperimentazione, nel 2016 fonda i TriApology e l’anno successivo pubblica l’album Rockinnerage.

Giovanni Francesca si diploma nel 2003 in chitarra classica al conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, poi studia jazz e frequenta seminari.

La sua sperimentazione prende forma negli album Koan Quartet e Telegraph, poi collabora alla realizzazione dell’album Lunaria del trombettista Luca Arquino, nel quale arrangia la “No Surprise” dei Radiohead impreziosita dalla voce di Maria Pia de Vito, e compone il brano “Nuvola Grigia” nel quale dialogano la tromba di Luca Arquino e quella di Roy Hargroove.

Ernesto Bolognini inizia gli studi della batteria all’età di 16 anni, poi si laurea al conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, dove viene selezionato come batterista per una band “tribute” alla musica di Miles Davis con Max Ionata.

Iridescent è il nuovo album dei TriApology, ed è una sapiente miscela di gusti e di generi, come impone la filosofia della fusion.

L’album, edito nel dicembre 2021 per la Tùk Music, sia su CD che in una speciale versione digitale, propone un’azzeccata scelta di alcuni classici del rock, da Neil Young agli U2, ma con un approccio jazzistico in cui gli audaci arrangiamenti creano, in una fusione di tradizione, elettronica e melodie conosciute, un amalgama innovativo e un sound contemporaneo.

L’edizione digitale dell’album è doppia e riporta alla luce Ubik, un vecchio progetto di Vincenzo Saetta pubblicato nel 2012.

Ecco il link per ascoltare entrambi gli album su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=gYTDJDqMb-Y&list=OLAK5uy_n5LZP2oHGy9ghCm1CVlOy8lFVcZmjnwSI

Per ringraziarvi di averci letto fin qui, vi salutiamo con questa sorprendente Holocene di Bon Iver, magistralmente reinterpretata dai TriApology nel loro album Iridescent.

Buona musica a tutti!