Massimo Severino

Massimo Severino, laureato in composizione, musica jazz, popular music e contrabbasso, compone musica e testi per canzoni e per il teatro.

Come bassista elettrico ha fatto parte del gruppo degli Almamegretta negli anni tra il 1991 e il 1992, partecipando all’edizione ’91 del Festival Arezzo Wave.

Nel 1995 ha partecipato alla tournée estiva di Daniele Sepe, col quale ha anche lavorato in studio nel disco Viaggi fuori dai paraggi.

Nel 1996 ha lavorato con Umberto Bellissimo in teatro.

Da agosto a novembre 1997 ha suonato su navi Costa Crociere.

Nel 1997 ha partecipato al concerto-spettacolo di Ninette al Teatro Galleria Toledo di Napoli, con la regia di Alessandra D’Elia.

Ha suonato in varie orchestre e big band tra le quali 900 Big Band e Napoli Ensemble Anema e Core di musica classica napoletana.

Dal 1998 ha un suo gruppo in cui è compositore e autore di musiche e testi.

Nel 2000 ha inciso il suo primo disco, Omnia Mundi, con l’etichetta IdeaSuoni di Teramo.

Nel 2004 ha vinto il Premio Rino Gaetano con la canzone Maramandorleamare.

Dal 2001 al 2013 ha collaborato con l’attore-scrittore Peppe Lanzetta, con il quale ha realizzato nel 2002 lo spettacolo Ridateci i sogni, e ha composto la musica della canzone Un piccolo mondo vero edita da Ideasuoni, che è stata sigla dei Giochi Nazionali dei Disabili che si sono tenuti nel mese di giugno in Veneto.

Nel 2005 ha composto le musiche originali della commedia musicale L’Opera di Periferia, con testo di Peppe Lanzetta, che ha debuttato nel gennaio 2006 al teatro Trianon di Napoli, ed è stato replicato nel maggio 2006 al Teatro Acacia di Napoli, nell’aprile 2007 al Teatro Parioli, nel giugno 2008 nel Festival Internazionale NapoliTeatroFestival, e nel luglio 2008 al Maschio Angioino di Napoli.

Con lo scrittore napoletano si è esibito per due anni, dal 2005, in diverse esibizioni live in duo con basso e voce recitante.

La canzone Me chiammo Maria, composta per l’Opera di Periferia, è stata incisa dalla cantante neomelodica napoletana Maria Nazionale nel suo album Libera del 2013.

Nel novembre 2012 ha partecipato alla composizione delle musiche del film muto Balaoo del 1913, proiettato all’istituto francese Grenoble di Napoli.

Nel 2013 ha pubblicato l’album Le memorie dei sogni con l’etichetta Hydramusic.

Nel 2013 ha partecipato al Laboratorio internazionale di Musica per Film a Cinecittà.

Nel 2016 ha pubblicato l’album Viaggio nel mondo di una vita, ispirato a una storia vera.

È stato docente di Popular music presso il conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, e di di Teoria ritmica e percezione musicale presso il conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza.

Attualmente insegna Teoria ritmica e percezione musicale presso il conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia.

È docente di Contrabbasso classico presso l’Accademia Alban Berg di Pescara.

Privatamente, insegna teoria, solfeggio, armonia e basso elettrico.

Nel 2010, con la casa editrice Esarmonia, ha pubblicato i tre volumi di Solfeggi parlati e cantati e il volume 50 esercizi per le prove d’esame di solfeggio.

Nel 2012 ha pubblicato la sonata Percorrendo per flauto solo.

Nel 2015 ha pubblicato la composizione Right lightness for Virginia per quartetto di plettri.

Nel 2016 ha pubblicato l’elaborazione del brano ‘A vucchella di D’Annunzio-Tosti per coro polifonico e chitarra.

Il 29 gennaio 2018, la rivista Guitar Club ha dedicato a Massimo Severino un bellissimo articolo, a firma di Angelo Cipollone, in occasione dell’uscita di The branched tree, concepito come una jazz suite in sei movimenti, tanti quanti sono le tracce dell’album.

Nell’accezione classica del termine, la suite è un insieme di brani correlati e pensati per essere suonati in sequenza.

Nel caso di The branched tree, invece dei classici movimenti (allemanda, corrente, sarabanda e giga), si susseguono stilemi legati al jazz, dallo swing al latin.

Massimo Severino è un musicista dal curriculum di gran spessore, che spazia dalle docenze in conservatorio alla militanza in gruppi pop, alla direzione di big band, alla composizione di tipo cantautorale.

Scorrendo le varie tracce dell’album, si incontrano diversi ospiti di lusso.

Il primo è il sassofonista Bob Mintzer, il quale regala due splendidi assoli: uno con il sax soprano sul secondo movimento, e l’altro con il tenore sul quinto movimento.

Autore di due assoli superlativi alla chitarra, è Gianfranco Continenza, ulteriore special guest, riconoscibile per originalità fin dalle prime note.

« Torna all'indice delle voci